lunedì 30 marzo 2009

Leggi attentamente..

E' il pomeriggiodi un venerdì tipico e stai guidando fino alla tua casa.Sintonizzi la radio. Il notiziario racconta una cosa di poca importanza: in un paese lontano sono morte 3 persone di una qualche influenza che mai prima si era vista. non gli dai molta attenzione a questa notizia...IL lunedì quando ti svegli, senti che non sono più 3, sono 30000 le persone che sono morte tra le colline remote dell'India.Persone del controllo della sanità degli Stati Uniti, sono andate ad investigare.Il Martedì diventa la notizia più importante della prima pagina del giornale, perchè ormai non è solo l'India ma anche il Pakistan, Irán e Afganistán e velocemente la notizia esce in tutti i notiziari. La stanno chiamando "L'influenza misteriosa" e tutti si domandano: Come la controlleremo?C'è panico in Europa e si chiudono le frontiere. Senti al telegiornale la traduzione di una donna che racconta di un uomo trovato morto nell'ospedale per l'influenza misteriosa.I telegiornali dicono, che quando hai il virus, per una settimana non ti rendi conto di averlo. Dopo hai 4 giorni di dolori terribili e allora muori.l'Inghilterra anche chiude le frontiere, però è tardi. L'indomani il presidente degli Stati Uniti, chiude le frontiere, per evitare il contagio nel paese, fino a quando non avranno incontrato la cura...Il giorno seguente la gente si riunisce nelle chiese per pregare per una cura ed entra qualcuno dicendo "Prendete la radio e ascoltate la notizia!!":2Donne sono morte a New York. Ormai sembra che l'influenza abbia contagiato il mondo.Gli scienziati continuano cercando l'antidoto, però niente sembra funzionare. Presto arriva la notizia tanto aspetta: Si è decifrato il codice del DNA del virus. Si può fare l'antidoto.C'è bisogno del sangue di qualcuno che non sia stato infettato e subito corre la notizia che tutti corrano all'ospedale più vicino per fare degli esami del sangue.vai di tua volontà e porti la tua famiglia, insieme ai tuoi vicini, domandandoti: che succederà? Sarà così che finirà il mondo?...All'ospedale, dopo gli esami, esce un dottore gridando un nome. Il più piccolo dei tuoi figli è vicino a te, Ti afferra per il giacchetto e dice: Papà? è il mio nome. Prima che puoi reagire ti tolgono tuo figlio e tu gridi: ASPETTA!... E loro rispondono: tutto andrà bene, il suo sangue è pulito, il suo sangue è puro.Dopo 5 minuti i dottori escono gridando e ridendo. E' la prima volta che vedi ridere qualcuno dopo una settimana. Il dottore più anziano si avvicina a te e dice: Grazie, signore!, il sangue di suo figlio è puro, si può fare l'antidoto...La notizia corre da tutte le parti, la gente piange e grida di felicità.Allora il dottore si avvicina a te e alla tua moglie e dice: Possiamo parlargli per un momento? E' che non sapevamo che il donatore sarebbe stato un bambino e abbiamo bisogno che firmiate queste carte per dare il sangue. Mentre leggi il foglio ti rendi conto che non è specificata la quantità di sangue e chiedi: Quanto sangue?...Il sorriso del dottore sparisce e risponde: Non pensavamo che sarebbe stato un bambino. Non eravamo preparati. Lo dobbiamo usare tutto!...Non ci credi e cerchi di reclamare:"Però, Però...". Il dottore continua insistendo, "Non capisce, stiamo parlando della cura per tutto il mondo. Perfavore firmi, abbiamo bisogno di tutto il sangue . Tu chiedi: però non potete fare una transfusione? la risposta è: se troveremo sangue puro lo faremo...firmerà?. Perfavore?...Firmi!!....In silenzio e senza sentire più le dita della mano che stringevano la penna, FIRMI. Ti domandano "Vuol vedere suo figlio?"Cammini fino alla sala di emergenza dove sta tuo figlio seduto dicendo: Papà!, Mamma! che succede? Prendi la sua mano e gli dici: Figlio, Tua madre e io ti amiamo tantissimmo, ti amiamo e mai permetteremo che ti avvenga qualcosa che non sia necessario, capisci questo? E quando il dottore ritorna e dice: "Mi dispiace ma dobbiamo incominciare, persone in tutto il mondo stanno morendo"...Tu, te ne saresti andato? Avresti potuto voltare le spalle e lasciare tuo filgio lì?... Mentre lui ti dice Papà?, Mamma? perchè mi abbandonate?..La settimana dopo, mentre stai facendo una cerimonia per onorare tuo figlio, c'è qualcuno che dorme a casa sua, altri non sono venuti perchè preferivano andare a passeggiare o vedere una partita di calcio e altri vengono alla cerimonia, Con un sorriso falso facendo finta di importargli.Vorresti fermare tutto e gridare: Mio figlio è morto per voi!!!! Per caso non vi importa?...A volte è questo quello che Dio ci vuole dire: "Mio figlio è morto per voi, e non riuscite a capire quanto vi amo?E' curioso vedere come è semplice per le persone rifiutare Dio, e dopo chiedersi perchè il mondo va di male in peggio.E' curioso vedere come crediamo a quello che è scritto sul giornale, però contestiamo quello che è scritto sulla Bibbia.E' curioso come, giorno dopo giorno, ci sforziamo di accumulare beni terreni e non dedichiamo neanche un minuto ad accumulare tesori in cielo.E' curioso come qualcuno dice: "Io credo in Dio", però con le sue azioni dimostra di seguire altri dei (denaro,successo, esaltazione del proprio corpo e del proprio io...).E' curioso come inviamo migliaia di "scherzi" attraverso una email, ed è altrettanto curioso come queste mail si propaghino come un fuoco..., però quando inviamo messaggi che riguardano Dio, ci pensiamo parecchio prima di condividerne il messaggio con altri!.E' curioso come la lussuria, cruda, volgare e oscena passi liberamente attraverso il Ciber-Spazio, Però la discussione su Gesù è soffocata nelle scuole e nei posti di lavoro.E' CURIOSO, VERO??Più curioso è vedere un cristiano così fervente la domenica, essere però un cristiano invisibile il resto della settimana.E' curioso che quando finisci di leggere questo messaggio, non senti la necessità di inviarlo a molti di quelli che stanno nella lista d'email; semplicemente perchè non sei sicuro(a) di quello che loro credono o andranno a pensare di te!E' curioso che noi ci preoccupiamo di quello che la gente pensi, piuttosto che di quello che DIO pensi di noi!Il giudizio di un uomo è come una bolla di sapone, che male può farvi una bolla di sapone?!? Non ti trattenere, Invialo, devi solo pigiare Inoltra!!!...Dio ti benedica.

mercoledì 18 febbraio 2009

Vi pago

A maggio, quando torno, offro un gelato a testa alle prime tre persone che scrivono un post un minimo interessante su questo povero blog. Vediamo se così lo resuscitiamo.............

domenica 25 gennaio 2009

Dal Canada.........

Ciao ragazzi!!
Allora come state?!
Io tutto bene, sono in questa città freddissima che si chiama Ottawa. Pensate che ieri fuori durante il giorno il termometro segnava -25°! Oggi invece si può dire che faccia caldino, siamo solo a -13°....e comunque preferisco starmene tranquillo sotto le coperte e non uscire a controllare.
Per ora vivo in un appartamento alquanto vecchiotto e sfigatello, ma mi sto guardando intorno per cambiarlo, anche se ancora non so se mi trasferirò subito o a fine febbraio. L'Ambasciata è lontana più o meno una ventina di minuti a piedi, così la mattina non ci sono Santi: quando suona la sveglia alle 7,30 bisogna scattare giù dal letto, ed è un vero peccato per uno che era abituato a fare le 11 ogni giorno. Ah, è finito il tempo della pacchia! Vi auguro di arrivare il più presto possibile all'università: si studia molto, ma ci si sta benone....
Come va con Simo? Fa il bravo animatore?? Non fatelo dannare!
Comunque finalmente, con Elena e me via, potremmo aver trovato un utilizzo per questo blog...io prometto che ogni tanto vi faccio avere mie notizie, ma voi dovete scrivermi che aria tira da quelle parti!
Per ora vi saluto, un abbraccio a tutti!

Giorgio  

mercoledì 14 gennaio 2009

ciorcione..

Arrivederci Giorgio!!!!

mercoledì 24 dicembre 2008

Buon Natale

!!!!!Buon Natale!!!!!

mercoledì 19 novembre 2008

giovedì 30 ottobre 2008

Altre foto















no comment

mercoledì 29 ottobre 2008

Natassia


L'unica passione della mia vita
è stata la paura.

(Thomas Hobbes)

Gregorij Alexeij Alexandrevik percorreva col cuore in tumulto il viale di betulle che portava al capanno del giardiniere.
Su tutto aleggiava una luce dorata, intensa e gradevole che penetrava persino nell'ombra. Le tortere tubavano senza sosta, un fringuello spiccò il volo da un ramo di lillà verso una nuvola rosa, opalescente come la lampada che Gregorij aveva visto la sera prima sul tavolo di Natassia Nicolaevna.
Natassia! Al solo rievocarne il nome il cuore appassionato di Gregorij precipitava in un abisso ove beatitudine e angoscia erano avvinte, senza che una potesse lasciare l'altra, nella fatale estasi della caduta.
Natassia! Gli sembrava di udire quel nome nello sciabordio del fiume, nel respiro di ventaglio delle chiome dei tigli, nel canto appassionato del cuculo.
Natassia, egli ripeté a bassa voce, trattenendo sulle labbra ogni sillaba di quel nome, degustandola come l'elisir che avrebbe potuto dare la vita, o toglierla.
Natassia! Cuore mio, non fuggirmi dal petto!
Il capanno del giardiniere era coperto da un manto di edera rossa che riluceva nel tramonto con sfumature di fiamma e rubino. Mojka, la cavallina di Natassia brucava pigramente ancora affaticata per la corsa. Lei dunque c'era! Era venuta! Cuore, un attimo ancora, intimò Gregorij Alexandrevik, avvicinandosi al capanno. La mano del giovane aprì lentamente la porta, che cigolò con discrezione, quasi a dimostrare che anch'essa conosceva la segretezza di quell'incontro.
Natassia Nicolaevna sedeva su un ceppo di ciliegio. La veste bianca brillava nella semioscurità come un esotico fiore misterioso, e i piedini ondeggiavano come due uccellini nervosi.
Natassia sorrise al giovane e con un gesto irresistibile, scostò dalla bianchissima fronte una ciocca dei capelli ricci. Gli occhi celesti brillarono di una luce seducente. Dio, com'era bella! pensò Gregorij Alexandrevik, avvicinandosi, e ammirandone, come se fosse la prima volta, il delicato ovale, il disegno sensuale della bocca, la quiete pienezza delle spalle candide. E quei piedini inquieti, quelle caviglie da angioletto d'alabastro! O cuore mio!
-Volete dunque la mia risposta?- disse Natassia abbassando gli occhi.
Cuore, resisti, pensò Gregorij Alexandrevik, nell'udire quella voce, quella voce che sapeva leggere i più delicati versi di Puskin come domare gli scarti dei cavalli e le bizze della servitù.
-Ebbene la mia risposta...- disse Natassia. E tacque a lungo.
Cuore, resisti! Quanta grazia e pudore, pensò Gregorij, in questa donna che non vuole forse ferirmi con un rifiuto, o forse a un ultimo momento di naturalezza nel pronunciare le parole che la porteranno lontano dal luogo ove è nata, dal luogo che ha illuminato con la sua incomparabile bellezza.
-La mia risposta è si- disse Natassia tutto d'un fiato-Gregoij Alexandrevik, verrò con voi a Pietroburgo e sarò vostra moglie.
-Natassia! Natassia!- sospirò Gregorij Alexandrevik e non aggiunse altro.
Stramazzò tra l'edera crepitante e il soffice muschio, fece appena in tempo a vedere i piedini di Natassia che si avvicinavano allarmati, poi più nulla.
Il cuore appassionato di Gregorij Alexandrevik non aveva resistito.

by Bik the best

martedì 28 ottobre 2008

Pensiamoci un po'....



Meredith Kercher vittima di chi? Di un gioco tra amici finito male? Di un piccolo gruppo di persone con un’idea balorda che ne ha coinvolto altre o, semplicemente, vittima di una mente manipolatrice e di incoscienti artefici? Perchè un caso come questo, a un anno di distanza continua a far discutere, a dividere l’opinione pubblica e a suscitare scalpore?

Un dramma del genere concretizza fatalmente le peggiori paure di tutti quei genitori che consentono ai propri figli gli studi universitari in posti lontani da quelli in cui risiedono.

 

La risposta più comoda è che sia colpa del luogo, della città e dell’ambiente di Perugia. È più pratico demonizzare una città, piuttosto che riflettere e ripercorrere le tappe che trasformano ragazzi perbene, apparentemente tranquilli, in belve spietate che si accaniscono con violenza su una ragazza indifesa.

 

Questo può essere il punto di partenza necessario alla valutazione e all’osservazione dell’accaduto. L’ambiente sociale può essere causa del danno?

Se i nuclei familiari di appartenenza sono in grado di dare e far introiettare nell’età evolutiva, norme, regole, valori, principi morali, confini di tolleranza, capacità di scelta, comportamenti legali, per precisare solo alcuni aspetti educativamente rilevanti, le conseguenze della costruzione dell’io adulto e la capacità di strutturarsi e di apprendere, attraverso la definizione di relazioni, possono permettere un equilibrio davanti a se stessi e al mondo esterno.

 

Se i giovani non hanno percorso le tappe necessarie e non sono stati accompagnati con adeguato equilibrio al raggiungimento dell’età matura, i percorsi di vita posso essere fortemente viziati da forme scorrete e rischiose di socializzazione nelle quali il senso educativo è totalmente assente.

È, come dire, la scelta tra due possibilità di vita: tra studio, impegno, fatica, risultati, soddisfazione e, al contrario, rischi, trasgressione, sregolatezza, falsità.

Città universitarie, vissute come città di sperimentazione, a margime del percorso universitario. Purtroppo anche come modo prevalente di socializzazione, come trasgressione estrema ed allontanamento definitivo dalla famiglia d’origine.

 

L’essere umano necessita di riti iniziatici per avvalorare il suo processo di crescita. Ma gli adulti e la società come accompagnano questo naturale bisogno di crescere?

Le fasi più determinanti delle tappe, o riti di crescita, sono troppo spesso effettuate nell’ombra.

 

Ciò che oggi è cambiato è che le fonti da cui si attingono esempi o modelli, che inducono suggestioni, sono innumerevoli e che altri potentissimi strumenti di mediazione aggirano o rendono sempre meno influenti le mediazioni con l’adulto. Se poi gli adulti sono, loro malgrado, risucchiati dalla quotidianità che distoglie dalla tensione educativa in favore di quella produttiva, la deresponsabilizzazione e rottura del rapporto educativo è naturale conseguenza della frattura educativa.

 

Lo smarrimento che si legge sul volto degli inquisiti, l’incredulità dinanzi a quanto accaduto, sono la testimonianza più evidente di questa frattura e si traduce nell’incapacità di comprendere che anche un gioco di relazione, in alcuni casi, può costare la vita.

 

Come afferma la giornalista Fiorenza Sarzanini, il quadro che emerge dai verbali dei giovani che frequentavano Meredith e le sue amiche è quello di un «gruppo allargato». Ragazzi che si sono trasferiti a Perugia per studiare, che vivono lontano dalle famiglie e non sembrano avere regole. Ragazzi che vivono la notte, che vagano di festa in festa, che spesso si ubriacano e fumano spinelli fino a stordirsi.

Ragazzi, aggiungo, che hanno frainteso il senso dell’ospitalità e che considerano amici tutti quelli che entrano nella propria casa.

 

Ma per persone non educate alla percezione del limite, conoscere significa aderire a forme di trasgressione che vanno nettamente oltre la soglia della devianza arrivando, come in questo caso, all’atto criminale. Qui parte lo stupore di chi doveva essere scosso prima, in forma sana e richiamato alle poche, ma fondamentali regole del vivere sociale.

Per tornare alla domanda iniziale, Meredith Kercher: vittima di chi? Vittima sacrificale di un rito iniziatico di crescita mancato.

giovedì 23 ottobre 2008

martedì 7 ottobre 2008

Il sito più inutile del mondo

fate un giro su www.biomassa.com...
il sito più inutile del mondo.

martedì 23 settembre 2008

Direi che è un'ottima risposta:-)

Si commenta da sola!!!! -notare l'alieno di ponciach!!!-


Il mitico laghetto!!!!



he he he...



Quando non si sa cosa fare...



LA canzone!!!!!!

E se vivessimo nel passato?


















Che faccia avrebbero i vostri animatori se fossimo cresciuti negli anni 50-60? o negli anni 60-70?
E voi? chissà che pettinature assurde...
E smettetela di ridere... vi sfido... andate qui... http://www.yearbookyourself.com/ e vediamo chi ha il coraggio di mettere sul blog le sue foto!
ps: ho solo una foto di simo a 3/4, me ne serve una di fronte cribbio!

domenica 14 settembre 2008

ciao don!!!

Questo ci vuole!!! Un elogio al nostro fantastico don, o meglio, il nostro monsignor - ho anche appreso oggi che non è un titolo nobiliare dell'ottocento... - Daniele!! che ci ha accompagnato per ben 9 anni!!!
C'è insomma ha fatto parte almeno per me di più di metà vita...cavoli non ci avevo mai fatto caso!!!!!
Miei commenti a parte resterà comunque un vuoto... ok arriverà il nuovo parroco e tutti già dicono che è stra simpatico, che un bravo don, che saprà tenere alto il nome del nostro fantastico patronato... però comunque secondo me non potrà mai fare il lavoro che ha fatto don Daniele: ha tirato su un patronato dal nulla!! Mi hanno detto che prima che arrivasse la parrocchia era frequentata solamente da - senza offesa - vecchi... insomma era una Chiesa un po' come dire antica... nei vari sensi... ma quando è arrivato ha messo un po' di legna più fresca per ridare vita al fuoco che ormai si stava spegnendo...
per questo io credo che dobbiamo molto a lui... anche solo perchè credo di non essere l'unica a dovere molto a lui - scusate la ripetizione ma non sapevo come sostituirlo... -

GRAZIE DON DANIELE - credo di parlare a nome di tutti -!!!!!!!!

Giulia
P.S. dico così, ma comunque il don non si è spostato di tanto... abita sopra don Cesare!!!

giovedì 11 settembre 2008

noi!!

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Siamo su Youtube!!!

Ciao raga!!! andate di corsa a vedere sul grande sito di condivisione immettendo parole come "ponciach" "trota" "galleggiante".....avete già capito eh??? Un bacione a tutti e soprattutto al grande Carletto!!!!! Simo

mercoledì 10 settembre 2008